venerdì 6 novembre 2015

MI-TOMORROW: "Corsico non se la passa meglio"


Invito alla lettura


Il sito MI-TOMORROW pubblica un interessante articolo che fa il punto della situazione e ripercorre il passato fino ad arrivare ai giorni nostri puntando la lente di ingrandimento (anche) sulla questione Teleriscaldamento, parlando di "bollette care" e "intrecci salati".

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Corsico non se la passa meglio: il matrimonio con il teleriscaldamento iniziò nel 2007, nell’ambito della riqualificazione residenziale dell’area Burgo, sede dell’omonima cartiera fino al 1998. La cooperativa “rossa” che costruì le palazzine fu la Ferruccio Degradi, famosa per aver edificato ampie fette di territorio nel sud Milano, mentre la società Rete (all’interno della quale troviamo, allora, quel Vito Ancora oggi indagato a Rozzano) ebbe il compito di gestire il teleriscaldamento. Il progetto faticò a spiccare il volo. Il motivo? Le bollette salate che i residenti del quartiere devono tutt’oggi pagare, con costi che oscillano tra i 93 e i 100 euro megawattora: un’enormità. E il trend non cambiò nemmeno quando il servizio passò nel 2011 dalle mani di Rete, liquidata nell’altra controllata rozzanese AMA (Azienda Multiservizi Ambientali), a quelle dell’azienda milanese Atecc. Una situazione destinata a rimanere invariata in futuro, con tanti saluti ai cittadini del quartiere, riunitisi in un comitato di protesta.

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